Agriturismo Fonte del Ceppo, Tortoreto, Abruzzo: nei dintorni


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Nei dintorni

Abruzzo Gli ospiti dell’agriturismo FONTE DEL CEPPO possono, data l’ubicazione dello stesso, coniugare la vacanza immersa nella natura tutto riposo e privacy a quella più movimentata, tutta bagni, tuffi e sole, tipica della spiaggia che dista solo 3 Km, e del noto parco acquatico Ondablu, a solo 1,5km.

Inoltre, le bellezze naturali ed artistiche dell’Abruzzo sono comunque prossime e facilmente raggiungibili: a poca distanza, infatti, troviamo il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con la nota rocca borbonica di Civitella del Tronto e, alle pendici del Gran Sasso, il piccolo borgo di Castelli, noto per le straordinarie maioliche.

Spingendosi un po’ più all’interno ci si inoltra nel Parco Nazionale d’Abruzzo, passando per Sulmona, cittadina nota, oltre che per aver dato i natali ad Ovidio, per i suoi squisiti confetti.

All’interno del parco incontriamo altre amene località: Roccaraso, Pescasseroli e Scanno con il suo incantevole lago, fino a raggiungere il capoluogo di regione, L’Aquila, con il suo patrimonio artistico.

Di seguito alcuni itinerari che possono risultare interessanti.

Itinerario Religioso

  • LoretoLORETO
    Santuario della Madonna di Loreto
  • CampliCAMPLI
    Scala santa
    Museo
  • Santuario San GabrieleSAN GABRIELE
    Sepolcro del santo
    Santuario

Itinerario Archeologico

AmiternumL'antica Amiternum - Dell'antica Amiternum si conservano solo i resti del Teatro e dell'Anfiteatro, presso il quale scavi recenti hanno riportato alla luce un edificio tardo romano con una serie di ambienti mosaicati ed affrescati.

Alba FucensAlba Fucens - Sorta su una propaggine del Monte Velino e su un colle a tre cime, era una popolosa ed attiva colonia romana, meta di soggiorno obbligato per i nemici di Roma. La sua distruzione avvenne, pare, ad opera dei Saraceni nei secoli IX e X. Gli scavi hanno riportato alla luce il Foro, la Basilica, l'Anfiteatro, le Terme ed il Mercato.

Necropoli di CampovalanoNecropoli di Campovalano - Campovalano è una frazione del comune di Campli (provincia di Teramo) di circa 600 abitanti. Situato ad un'altezza di 464 metri sul livello del mare in una piana di circa 3 km quadrati ai piedi del monte Foltrone.
Il paese è rinomato per la Chiesa di San Pietro in Campovalano, con annesso convento, ma soprattutto per la necropoli. Il patrimonio archeologico rinvenuto è conservato nei Musei archeologici nazionali di Campli e di Chieti.
La necropoli, che in seguito si rivelò essere un'area contenente migliaia di tombe a tumulo degli antichi Piceni (ancora oggi solo in parte esplorate), venne scoperta nel 1964.

Guerriero di CapestranoGuerriero di Capestrano - è una scultura in pietra calcarea del VI secolo a.C., rinvenuta in una necropoli dell'antica città di Aufinum (Ofena), località a nord-est di Capestrano (AQ), e raffigurante un guerriero dell'antico popolo italico dei Piceni. Si tratta di una delle opere più monumentali e impressionanti dell'arte italica, conservata a Chieti nel Museo archeologico nazionale d'Abruzzo.


Itinerario Naturalistico

Parco nazionale d'Abruzzo

Parco nazionale d'Abruzzo

Parco nazionale d'Abruzzo E’ situato nel cuore dell’Appennino centrale, a cavallo tra Abruzzo, Molise e Lazio. Il territorio del parco è formato da numerose valli e catene montuose che superano i 2.000 metri di quota quali il Monte Petroso (2.249 m.), il Monte Marsicano (2.245 m.), il Monte Greco (2.285 m.) e il Monte Meta (2.242 m.). L’intera area protetta è attraversata dall’alto corso del fiume Sangro che proprio qui ha le sue sorgenti.
Parco nazionale d'Abruzzo Parco nazionale d'Abruzzo L’area protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo è senza dubbio la più concentrata sintesi delle caratteristiche naturali dell’Appennino: comprende circa 1900 specie di piante, 60 specie di mammiferi, 230 specie di uccelli e 40 specie di rettili anfibi e pesci.
Da Vedere:
  • Lago di ScannoLago di Scanno
  • PescasseroliPescasseroli
  • Villetta BarreaVilletta Barrea
Parco nazionale della Maiella

Parco nazionale della Maiella

Parco nazionale della Maiella La Maiella è da sempre per gli abruzzesi la montagna legata al concetto della magia e della maternità.
Forse la sua conformazione così imponente ed impenetrabile ma allo stesso tempo così dolce e compatta, avendola difesa dagli attacchi dell’uomo, l’ha resa fino a tempi recenti quasi inviolabile, avvolgendo le sue vette di leggende e di miti.
A questi miti è sicuramente legata l’origine del suo nome che ancora oggi non ha trovato una definitiva spiegazione; da alcuni viene associato al culto della dea Maia che potrebbe spiegare l’appellativo di madre che le viene attribuito. Altri invece, lo collegano a majo, antico nome del maggiociondolo dai fiori gialli, così abbondante da rendere verosimile l’ipotesi secondo cui la parola Maiella deriverebbe da Majo, antico nome che le popolazioni locali davano a questa pianta.

Il Parco Nazionale della Maiella istituito nel 1992 si estende per circa 75.000 ettari nelle province di Pescara, Chieti e l’Aquila interessando 39 comuni; sembra quasi unire il Parco Nazionale del Gran Sasso-Laga a nord con il Parco Nazionale d’Abruzzo a sud creando un unico territorio protetto all’interno della stessa regione.

La Maiella conta 61 vette, di cui più di trenta oltre i 2000 metri. La cima principale è il Monte Amaro che con i suoi 2795 m. è la seconda vetta dell’Appennino.
Da vedere:
  • Le grotte del CavalloneLe grotte del Cavallone
Parco nazionale del Gran sasso (Laga)

Parco nazionale del Gran sasso (Laga)

Parco nazionale del Gran sasso (Laga) Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei più grandi d’Italia; si estende per circa 160.000 ettari su 44 comuni divisi tra le province di l’Aquila, Teramo, Pescara, Ascoli Piceno e Rieti.
Al suo interno troviamo tre gruppi montuosi: la catena del Gran Sasso, il massiccio della Laga, i Monti Gemelli, e si caratterizza per la presenza della vetta più alta dell’Appennino, il Corno Grande (2912 m.), dove è presente l’unico ghiacciaio appenninico, il Calderone.
I Monti della Laga sono invece costituiti da arenarie e marne e le cime si presentano più arrotondate, con numerose valli incise e profonde.La vetta più alta è costituita dal Monte Gozzano (2458 m.).La caratteristica costituzione di questa catena montuosa fa’ sì che l’acqua scorra impetuosa in superficie creando ruscelli e torrenti che scendono a valle formando decine di splendide cascate, tra le quali ricordiamo quelle della Morricana.

Le gole del salinello Lago di Campotosto Altopiano Campo Imperatore Rocca Calascio Prati di Tivo
Da vedere:
  • Valle Castellana
  • Ceppo
  • Le gole del salinello
  • Lago di Campotosto
  • Altopiano Campo Imperatore
  • Il castello di Rocca Calascio
  • Prati di Tivo
  • Prato Selva
Parco regionale del Sirente-Velino

Parco regionale del Sirente-Velino

Parco regionale del Sirente-Velino Istituito dalla Regione Abruzzo nel 1989 si estende per circa 60.000 ettari confinando ad ovest con il Lazio a sud con la conca del Fucino e a nord-est con il corso dell’Aterno. Al suo interno presenta il Monte Velino, che con i suoi 2468 m. è la terza vetta dell’Appennino, e il massiccio del Sirente, costituito da un’unica dorsale rettilinea lunga circa 15 km e culminante con la vetta omonima.
Il parco offre anche spunti di interesse artistico e storico, come gli scavi archeologici di Alba Fucens, localizzati nel territorio di Massa d’Albe, i castelli di Celano e di Ocre e numerosi piccoli paesi ricchi di testimonianze storiche, come ad esempio Fontecchio, Secinaro e Gagliano Aterno.
Da vedere:
  • Le grotte di StiffeLe grotte di Stiffe

Itinerario Culturale e Paesaggistico

Teramo

Teramo Teramo è situata nella parte settentrionale dell'Abruzzo, nella Val Tordino, in una zona collinare sotto le pendici del Gran Sasso, che digrada verso la costa con una ricca vegetazione di vigneti e oliveti. La città sorge alla confluenza del fiume Tordino con il torrente Vezzola che cingono il suo centro storico. Ebbe probabilmente dai Fenici il nome di Petrut, con il significato di “luogo elevato circondato dalle acque”. Dalla latinizzazione di Petrut in Praetut derivò poi Praetutium e Ager Praetutianus per indicare il territorio. I Romani la chiamarono Interamnia Urbs ("città tra i due fiumi", con riferimento al Tordino e al Vezzola).
Da vedere:
  • Duomo
  • Museo archeologico
  • Osservatorio Astronomico di Colleurania

Atri

Atri Una delle più famose città del mondo antico; pare che dalla sua denominazione latina (Hatria) derivi il nome del mare Adriatico. Splendida la cattedrale di S. Maria Assunta, eretta nel 1285, con quattro artistici portali ed affreschi rinascimentali opera di Andrea de Litio. Ricco anche l'annesso Museo Capitolare.
Da vedere:
  • Palazzo Ducale
  • Teatro
  • Cattedrale
  • I calanchi

Civitella del Tronto

Civitella del Trontoe Il borgo medievale, caratterizzato da un'urbanistica gotica e tardo - rinascimentale, è sovrastato dalla Fortezza, ultima roccaforte borbonica prima dell'unità d'Italia. Da visitare la romanica chiesa di San Francesco, con un ricco rosone, e la chiesa di San Lorenzo del '200 che conserva una cripta della Beata Angiolina di Corbara.
Da vedere:
  • Borgo medievale
  • Grotta di Sant'Angelo

Castelli

Castelli Paese conosciuto in tutto il mondo per l'antico artigianato della ceramica, ospita l'Istituto d'Arte ed il Museo delle ceramiche. La sua arte ha acquisito rinomanza soprattutto in età barocca con i fratelli Grue ed i Gentili. Da vedere il Museo civico, la chiesetta campestre di San Donato, con pavimento e soffitto maiolicato del '400, definita da Carlo Levi "la Cappella Sistina della maiolica italiana".
Da vedere:
  • Città della ceramica
  • Botteghe artigiane

L'Aquila

L'Aquila Capoluogo della regione Abruzzo, sede del Consiglio e della Giunta Regionale. Situata sul declivio di un colle, alla sinistra del fiume Aterno in posizione predominante rispetto al massiccio del Gran Sasso, è sede di Università e di enti ed associazioni che la rendono vivace sotto il profilo culturale. L'Aquila è posta nell'entroterra abruzzese. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, che conserva le spoglie di papa Celestino V, è la più grandiosa chiesa romanica della città. Da visitare, fra l'altro, la Basilica di San Bernardino di architettura barocca e l'imponente Castello cinquecentesco, attualmente sede del Museo nazionale d'Abruzzo.
Da vedere:
  • Città
  • Grotte di Stiffe

Sulmona

Sulmona Sulmona ha origini antichissime, fu colonia e municipio romano e dette i natali al poeta latino Ovidio. Conserva notevoli monumenti fra cui i resti dell'acquedotto romano e il complesso monumentale del palazzo e della chiesa dell'Annunziata.
Da vedere:
  • Città
  • Botteghe dei confetti

Pescara

Pescara Considerata la località di soggiorno estivo più importante del medio Adriatico è anche il centro di maggior riferimento economico e commerciale della regione, dotato di aereoporto, porti fluviale e turistico. Meritano una visita la Pineta Dannunziana, la casa-museo di Gabriele d'Annunzio e la Cattedrale di San Cetteo.
Da vedere:
  • Città
  • Cattedrale di San Cetteo
  • Chiesa del Sacro Cuore
  • "Piazza della Rinascita" Comunemente detta piazza Salotto

Chieti

Chieti Chieti vanta numerosi luoghi d'arte, cultura e storia, come il Teatro Marrucino e la Cattedrale di San Giustino. La città è sede di una Università, la "d'Annunzio", e di attività economiche favorite dalla vicinanza con Pescara.

Ortona

Ortona Le vestigia del Castello Aragonese dominano il porto di Ortona, mentre la città sembra custodire con le sue alte mura il glorioso passato che la vide acerrima nemica della vicina Lanciano.

Ascoli Piceno

Ascoli Piceno La città si trova nella parte meridionale delle Marche e dista 28 km dal mare Adriatico. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 154 m s.l.m., nella zona di confluenza tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, circondato per tre lati da colline, tra cui vi sono la montagna dell'Ascensione, il colle San Marco e la montagna dei Fiori. Il suo territorio è contornato da due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest. Ascoli Piceno è una delle città monumentali d'Italia: il suo centro storico è interamente costruito in travertino, una roccia sedimentaria calcarea estratta dalle cave del territorio, ed ha come fulcro la rinascimentale piazza del Popolo dove si trovano alcuni degli edifici più importanti tra i quali il palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti e la chiesa di San Francesco.
Altro fulcro cittadino è lo spazio urbano di piazza Arringo, la piazza più antica di Ascoli, dove si elevano il medioevale battistero di San Giovanni, la cattedrale di Sant'Emidio, che racchiude al suo interno la cripta dedicata anch'essa al santo patrono. Vi sono inoltre il palazzo Vescovile, il palazzo dell'Arengo, sede della pinacoteca civica e di alcuni uffici comunali.
Da vedere:
  • Teatro Romano
  • Ponte di Soleste
  • Centro storico

Itinerario Enogastronomico

I CONFETTI DI SULMONA

Confetti di Sulmona Documenti risalenti alla fine del XV secolo attestano l’originalità dei metodi di produzione dei confetti praticati già allora a Sulmona.

Il primato nasce dall’attività di un mercante veneziano e dall’introduzione dello sciroppo di canna.
Tuttora a Sulmona i confetti si producono con le pregiate mandorle di Avola e con la confettatura lenta, consistente nel far depositare intorno alle mandorle sciroppo di zucchero in piccole quantità e a intervalli regolari, così da ottenere una crescita a strati della copertura cristallina.
Altra prerogativa sulmonese è la lavorazione artistica dei confetti per la preparazione di grappoli, spighe, rosari, cestini.

Lo Zafferano

Lo Zafferano Lo zafferano si ricava dai pistilli di un fiore, il Crocus sativus, originario del Medio Oriente e introdotto per la prima volta in Italia proprio in Abruzzo, intorno al 1300 da un frate domenicano, tale Domenico Santucci di Navelli.
Oggi è proprio nell’altopiano di Navelli che continua la coltivazione manuale di questo prezioso fiore. La raccolta, nel breve periodo della fioritura, avviene di mattina presto prima che i fiori siano completamente schiusi.
Per avere un chilo di zafferano occorrono circa duecentomila fiori, ma sono sufficienti pochi grammi per dare colore e sapore alle pietanze.
In commercio lo zafferano è disponibile macinato in bustine già dosate, oppure in filamenti ancora integri racchiusi in barattoli.

I VINI ABRUZZESI

Vini Abruzzesi Il Montepulciano d’Abruzzo doc è un vitigno rosso molto prestigioso, è conosciuto e coltivato da almeno duemila anni.

E’ un vino ricco di corpo, con un colore rosso rubino intenso. L’odore è tenue e gradevole, il sapore asciutto e morbido. Il profumo del vino di un anno richiama la mora e la prugna, nel vino maturo ricordo la rosa la vaniglia e la liquirizia.
Il Montepulciano si presta bene all’invecchiamento, che se attuato per almeno due anni nelle botti di legno viene definito “riserva”.

Il Cerasuolo d’Abruzzo doc è una variante del Montepulciano. Si ottiene dalla macerazione breve, solo poche ore, del mosto con le bucce del Montepulciano.
Se ne ricava un vino rosso ciliegia, con un odore delicato gradevole e fruttato.
Il sapore è secco, morbido e armonico. Il Cerasuolo è un vino fresco vivace e leggero, molto adatto a soddisfare le nuove tendenze del mercato e il gusto dei giovani.

Il Trebbiano d’Abruzzo doc è un vino bianco profumato e corposo. E’ un ottimo vino da taglio utilizzato per sostenere e impreziosire bianchi dalle firme prestigiose.
Il Trebbiano ha un colore paglierino, un odore gradevole ma sempre delicatamente profumato. Il sapore è armonico con tendenze che vanno dal vellutato all’asciutto.
Pieno di fragranza e armonia il Trebbiano ha ottime possibilità di comparire tra i vini di prestigio.

L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA ABRUZZESE

Olio extravergine d’oliva L’olivo, pianta dalla quale si ricava il prezioso olio extravergine d’oliva, è un elemento fondamentale del paesaggio abruzzese.
Ma in Abruzzo è forse riduttivo parlare semplicemente di olio visto che ne e esistono diverse qualità a seconda della zona di provenienza. Così possiamo ricordare la Dritta e il Leccino nel pescarese, il Tortiglione e la Carboncella nel teramano, il Gentile e il Nibbio nel chietino e il Gentile dell’Aquila e la Rustica nell’aquilano.

Un ricco patrimonio che di fatto si traduce in tanti tipi di olio adatti a tutti i palati, dall’amarognolo al fruttato al dolce.

L’olio extravergine d’oliva è un importante alimento nella dieta quotidiana. La sua composizione ottimale di acidi grassi mono e polinsaturi gli conferisce proprietà protettive contro l’infarto e regola il tasso di colestrerolo nel sangue. La presenza della vitamina E garantisce un’azione antiossidante contro l’invecchiamento delle cellule.
La sua fragranza e il suo odore conferiscono alle nostre pietanze un sapore unico.

I FORMAGGI E LA RICOTTA - ABRUZZO: TERRA DI PASTORI

Terra di pastori “...E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.”
(Gabriele D’Annunzio)

Pecorino abruzzese:
Pecorino abruzzese Prodotto con latte ovino da razze miste. La forma è cilindrica con un'altezza di cm. 4-10 ed un diamentro di cm. 14-22. La crosta è dura e rigata di colore nocciola con muffe sparse. La pasta è compatta con occhiature multiformi di colore paglierino. L'odore è intenso con sentore di humus di bosco ed il sapore è piccante. La stagionatura varia tra i 40 giorni ed un anno. Prodotto da Pasqua ad agosto in tutto l'Abruzzo.

Ricotta stagionata di pecora:
Ricotta stagionata di pecora Prodotto dal siero di latte residuo dalla produzione del pecorino.
La sua origine è legata ai pascoli montani dove è difficile commercializzare ricotta fresca. Dall'esigenza di conservazione è nato un prodotto che richiede particolare cura proprio perché facilmente deperibile.La ricotta destinata alla stagionatura presenta delle differenze già nelle fase di trasformazione, in particolare, deve essere più compatta e asciutta e necessita di maggiore salatura che non deve essere eccessiva per non coprire il sapore dolce della ricotta.
Particolare cura va posta nella fase di stagionatura dalla quale si ottiene un prodotto che conserva fragranza e morbidezza.

Giuncata abruzzese:
Giuncata abruzzese Prodotto tipico delle tradizionali aziende abruzzesi ad indirizzo misto. Nato come prodotto fresco per autoconsumo immediato è oggi reperibile in tutti i punti vendita e nei mercati rionali. Si tratta di prodotti freschi,vaccini, ottenuti dalla coagulazione presamica di latte crudo con caglio bovino.
La cagliata, dopo una rottura non molto spinta, viene posta nelle fiscelle di vimini e leggermente pressato. Si può effettuare una leggera salatura. Il prodotto viene consumato entro 2-3 giorni. Le forme hanno pezzatura molto variabile (da 200 a 1000 gr.), presentano la tipica scolpitura superficiale data dalle fuscelle, colore bianco latte, odore e aromi di latte fresco, sapore dolce e delicato, pasta tenera. Il termine sprisciocca deriva dal fatto che il prodotto viene consumato subito dopo la spremitura. Anticamente tale operazione si realizzava all'interno di un telo di lino. Il termine giuncata e giuncatella derivano dall'uso di recipienti (fuscelle) ottenuti da giunchi intrecciati.


Le nostre Strutture

Nei dintorni

Itinerari tematici per scoprire le bellezze naturali ed artistiche dell’Abruzzo



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