Nei dintorni
Gli ospiti dell’agriturismo FONTE DEL CEPPO possono, data l’ubicazione dello stesso, coniugare la vacanza immersa nella natura tutto riposo e privacy a quella più movimentata, tutta bagni, tuffi e sole, tipica della spiaggia che dista solo 3 Km, e del noto parco acquatico Ondablu, a solo 1,5km.
Inoltre, le bellezze naturali ed artistiche dell’Abruzzo sono comunque prossime e facilmente raggiungibili: a poca distanza, infatti, troviamo il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con la nota rocca borbonica di Civitella del Tronto e, alle pendici del Gran Sasso, il piccolo borgo di Castelli, noto per le straordinarie maioliche.
Spingendosi un po’ più all’interno ci si inoltra nel Parco Nazionale d’Abruzzo, passando per Sulmona, cittadina nota, oltre che per aver dato i natali ad Ovidio, per i suoi squisiti confetti.
All’interno del parco incontriamo altre amene località: Roccaraso, Pescasseroli e Scanno con il suo incantevole lago, fino a raggiungere il capoluogo di regione, L’Aquila, con il suo patrimonio artistico.
Di seguito alcuni itinerari che possono risultare interessanti.
Itinerario Religioso
LORETO
Santuario della Madonna di LoretoCAMPLI
Scala santa
MuseoSAN GABRIELE
Sepolcro del santo
Santuario
Itinerario Archeologico



Il paese è rinomato per la Chiesa di San Pietro in Campovalano, con annesso convento, ma soprattutto per la necropoli. Il patrimonio archeologico rinvenuto è conservato nei Musei archeologici nazionali di Campli e di Chieti.
La necropoli, che in seguito si rivelò essere un'area contenente migliaia di tombe a tumulo degli antichi Piceni (ancora oggi solo in parte esplorate), venne scoperta nel 1964.

Itinerario Naturalistico

Parco nazionale d'Abruzzo



Da Vedere:

Parco nazionale della Maiella

Forse la sua conformazione così imponente ed impenetrabile ma allo stesso tempo così dolce e compatta, avendola difesa dagli attacchi dell’uomo, l’ha resa fino a tempi recenti quasi inviolabile, avvolgendo le sue vette di leggende e di miti.
A questi miti è sicuramente legata l’origine del suo nome che ancora oggi non ha trovato una definitiva spiegazione; da alcuni viene associato al culto della dea Maia che potrebbe spiegare l’appellativo di madre che le viene attribuito. Altri invece, lo collegano a majo, antico nome del maggiociondolo dai fiori gialli, così abbondante da rendere verosimile l’ipotesi secondo cui la parola Maiella deriverebbe da Majo, antico nome che le popolazioni locali davano a questa pianta.
Il Parco Nazionale della Maiella istituito nel 1992 si estende per circa 75.000 ettari nelle province di Pescara, Chieti e l’Aquila interessando 39 comuni; sembra quasi unire il Parco Nazionale del Gran Sasso-Laga a nord con il Parco Nazionale d’Abruzzo a sud creando un unico territorio protetto all’interno della stessa regione.
La Maiella conta 61 vette, di cui più di trenta oltre i 2000 metri. La cima principale è il Monte Amaro che con i suoi 2795 m. è la seconda vetta dell’Appennino.
Da vedere:

Parco nazionale del Gran sasso (Laga)

Al suo interno troviamo tre gruppi montuosi: la catena del Gran Sasso, il massiccio della Laga, i Monti Gemelli, e si caratterizza per la presenza della vetta più alta dell’Appennino, il Corno Grande (2912 m.), dove è presente l’unico ghiacciaio appenninico, il Calderone.
I Monti della Laga sono invece costituiti da arenarie e marne e le cime si presentano più arrotondate, con numerose valli incise e profonde.La vetta più alta è costituita dal Monte Gozzano (2458 m.).La caratteristica costituzione di questa catena montuosa fa’ sì che l’acqua scorra impetuosa in superficie creando ruscelli e torrenti che scendono a valle formando decine di splendide cascate, tra le quali ricordiamo quelle della Morricana.





- Valle Castellana
- Ceppo
- Le gole del salinello
- Lago di Campotosto
- Altopiano Campo Imperatore
- Il castello di Rocca Calascio
- Prati di Tivo
- Prato Selva

Parco regionale del Sirente-Velino

Il parco offre anche spunti di interesse artistico e storico, come gli scavi archeologici di Alba Fucens, localizzati nel territorio di Massa d’Albe, i castelli di Celano e di Ocre e numerosi piccoli paesi ricchi di testimonianze storiche, come ad esempio Fontecchio, Secinaro e Gagliano Aterno.
Da vedere:
Itinerario Culturale e Paesaggistico
Teramo

Da vedere:
- Duomo
- Museo archeologico
- Osservatorio Astronomico di Colleurania
Atri

Da vedere:
- Palazzo Ducale
- Teatro
- Cattedrale
- I calanchi
Civitella del Tronto

Da vedere:
- Borgo medievale
- Grotta di Sant'Angelo
Castelli

Da vedere:
- Città della ceramica
- Botteghe artigiane
L'Aquila

Da vedere:
- Città
- Grotte di Stiffe
Sulmona

Da vedere:
- Città
- Botteghe dei confetti
Pescara

Da vedere:
- Città
- Cattedrale di San Cetteo
- Chiesa del Sacro Cuore
- "Piazza della Rinascita" Comunemente detta piazza Salotto
Chieti

Ortona

Ascoli Piceno

Altro fulcro cittadino è lo spazio urbano di piazza Arringo, la piazza più antica di Ascoli, dove si elevano il medioevale battistero di San Giovanni, la cattedrale di Sant'Emidio, che racchiude al suo interno la cripta dedicata anch'essa al santo patrono. Vi sono inoltre il palazzo Vescovile, il palazzo dell'Arengo, sede della pinacoteca civica e di alcuni uffici comunali.
Da vedere:
- Teatro Romano
- Ponte di Soleste
- Centro storico
Itinerario Enogastronomico
I CONFETTI DI SULMONA

Il primato nasce dall’attività di un mercante veneziano e dall’introduzione dello sciroppo di canna.
Tuttora a Sulmona i confetti si producono con le pregiate mandorle di Avola e con la confettatura lenta, consistente nel far depositare intorno alle mandorle sciroppo di zucchero in piccole quantità e a intervalli regolari, così da ottenere una crescita a strati della copertura cristallina.
Altra prerogativa sulmonese è la lavorazione artistica dei confetti per la preparazione di grappoli, spighe, rosari, cestini.
Lo Zafferano

Oggi è proprio nell’altopiano di Navelli che continua la coltivazione manuale di questo prezioso fiore. La raccolta, nel breve periodo della fioritura, avviene di mattina presto prima che i fiori siano completamente schiusi.
Per avere un chilo di zafferano occorrono circa duecentomila fiori, ma sono sufficienti pochi grammi per dare colore e sapore alle pietanze.
In commercio lo zafferano è disponibile macinato in bustine già dosate, oppure in filamenti ancora integri racchiusi in barattoli.
I VINI ABRUZZESI

E’ un vino ricco di corpo, con un colore rosso rubino intenso. L’odore è tenue e gradevole, il sapore asciutto e morbido. Il profumo del vino di un anno richiama la mora e la prugna, nel vino maturo ricordo la rosa la vaniglia e la liquirizia.
Il Montepulciano si presta bene all’invecchiamento, che se attuato per almeno due anni nelle botti di legno viene definito “riserva”.
Il Cerasuolo d’Abruzzo doc è una variante del Montepulciano. Si ottiene dalla macerazione breve, solo poche ore, del mosto con le bucce del Montepulciano.
Se ne ricava un vino rosso ciliegia, con un odore delicato gradevole e fruttato.
Il sapore è secco, morbido e armonico. Il Cerasuolo è un vino fresco vivace e leggero, molto adatto a soddisfare le nuove tendenze del mercato e il gusto dei giovani.
Il Trebbiano d’Abruzzo doc è un vino bianco profumato e corposo. E’ un ottimo vino da taglio utilizzato per sostenere e impreziosire bianchi dalle firme prestigiose.
Il Trebbiano ha un colore paglierino, un odore gradevole ma sempre delicatamente profumato. Il sapore è armonico con tendenze che vanno dal vellutato all’asciutto.
Pieno di fragranza e armonia il Trebbiano ha ottime possibilità di comparire tra i vini di prestigio.
L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA ABRUZZESE

Ma in Abruzzo è forse riduttivo parlare semplicemente di olio visto che ne e esistono diverse qualità a seconda della zona di provenienza. Così possiamo ricordare la Dritta e il Leccino nel pescarese, il Tortiglione e la Carboncella nel teramano, il Gentile e il Nibbio nel chietino e il Gentile dell’Aquila e la Rustica nell’aquilano.
Un ricco patrimonio che di fatto si traduce in tanti tipi di olio adatti a tutti i palati, dall’amarognolo al fruttato al dolce.
L’olio extravergine d’oliva è un importante alimento nella dieta quotidiana. La sua composizione ottimale di acidi grassi mono e polinsaturi gli conferisce proprietà protettive contro l’infarto e regola il tasso di colestrerolo nel sangue. La presenza della vitamina E garantisce un’azione antiossidante contro l’invecchiamento delle cellule.
La sua fragranza e il suo odore conferiscono alle nostre pietanze un sapore unico.
I FORMAGGI E LA RICOTTA - ABRUZZO: TERRA DI PASTORI

Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.”
(Gabriele D’Annunzio)
Pecorino abruzzese:

Ricotta stagionata di pecora:

La sua origine è legata ai pascoli montani dove è difficile commercializzare ricotta fresca. Dall'esigenza di conservazione è nato un prodotto che richiede particolare cura proprio perché facilmente deperibile.La ricotta destinata alla stagionatura presenta delle differenze già nelle fase di trasformazione, in particolare, deve essere più compatta e asciutta e necessita di maggiore salatura che non deve essere eccessiva per non coprire il sapore dolce della ricotta.
Particolare cura va posta nella fase di stagionatura dalla quale si ottiene un prodotto che conserva fragranza e morbidezza.
Giuncata abruzzese:

La cagliata, dopo una rottura non molto spinta, viene posta nelle fiscelle di vimini e leggermente pressato. Si può effettuare una leggera salatura. Il prodotto viene consumato entro 2-3 giorni. Le forme hanno pezzatura molto variabile (da 200 a 1000 gr.), presentano la tipica scolpitura superficiale data dalle fuscelle, colore bianco latte, odore e aromi di latte fresco, sapore dolce e delicato, pasta tenera. Il termine sprisciocca deriva dal fatto che il prodotto viene consumato subito dopo la spremitura. Anticamente tale operazione si realizzava all'interno di un telo di lino. Il termine giuncata e giuncatella derivano dall'uso di recipienti (fuscelle) ottenuti da giunchi intrecciati.
Le nostre Strutture
Il casale di Tortoreto
La più antica delle masserie Fonte del Ceppo è immersa in un uliveto, con piante secolari, che placidamente veste un colle dal quale si scorgono ampi panorami.Il casale di Montone
Nel cuore della campagna abruzzese sorge il secondo casale Fonte del Ceppo, circondato da ulivi, viti, piante da frutto, cereali, prati e fiori.Nei dintorni
Itinerari tematici per scoprire le bellezze naturali ed artistiche dell’AbruzzoFormula Bed & Breakfast